domenica 1 febbraio 2009

la scuola - articolo dal Bresciaoggi

LA SCUOLA.
Si stanno mettendo a punto in questi giorni le proiezioni sull'applicazione dei regolamenti relativi alla futura rete scolastica e alla gestione del personale Riforma scolastica: 300 docenti a rischio di Francesco Apostoli Il mondo della scuola è in subbuglio in vista della pubblicazione dei regolamenti per l'attuazione delle leggi 133 e 169 che disciplinano rispettivamente la riorganizzazione della pubblica aministrazione e le disposizioni urgenti in materia di istruzione e università. Apprensione in particolare sulle modalità di applicazione del «Regolamento relativo alla rete scolastica e alla gestione del personale», approvato lo scorso 18 dicembre per rendere operative le novità sulla scuola introdotte con la Finanziaria. Per le organizzazioni sindacali rimangono ancora tanti interrogativi, a cominciare dai tagli degli organici e la formazione delle classi (potrebbe aumentare di due unità il numero di alunni per classe). Al centro dell'attenzione anche la nuova configurazione della scuola elementare con «le nuove regole sulla mobilità per chi perde il posto» e il destino di alcune classi di concorso. Tutti in apprensi one soprattutto per il paventato taglio delle ore destinate alle compresenze e il conseguente ridimensionamento generale dell'organico. SECONDO LE PRIME stime, in provincia di Brescia sarebbero a rischio 150 posti alla scuola primaria, 100 alla secondaria di primo grado (la media) e altrettanti alle superiori. Si tratta di stime «al ribasso» affermano i sindacati, non ancora ufficiali dato che solo dalla fine del mese di gennaio (i regolamenti dovrebbero essere resi noti intorno al 22) si potrà avere un quadro complessivo dei tagli in programma. Più o meno si parla di tre o quattro insegnanti in meno per scuola. Secondo i sindacati i primi a pagare saranno «precari e docenti assunti a tempo determinato di anno in anno». Ma che cosa significa riduzione delle compresenze? Se oggi su due classi elementari - per esempio - sono presenti tre insegnanti, le maestre dall'anno prossimo potrebbero passare a due. Le ore di compresenza vengono anche destinate ad operazioni di prima alfabetizzazione per stranieri, ma anche per il recupero delle lacune degli studenti. Una serie di attività che potrebbe essere sospese già a partire dal prossimo anno scolastico. DI TAGLI «previsti», ma ancora da decifrare nel dettaglio parla anche Giuseppe Colosio, dirigente scolastico provinciale che, per il momento, cerca di buttare acqua sul fuoco. «Le compresenze sono modalità che adottano le singole scuole per svolgere attività didattica autonoma e specifica nell'ambito delle risorse di organico a disposizione» spiega. Il fenomeno appare contenuto sul breve periodo (nell'ambito della riduzione si tiene conto anche dell'imminente «ondata» di pensionamenti), ma - secondo le organizzazioni sindacali - dovrebbe portare ad una progressiva riduzione dell'organico di circa 150 mila unità (a livello nazionale) nei prossimi anni. In attesa di conoscere il contenuto dei regolamenti, tremano diverse classi di concorso: i tagli potrebbero infatti colpire materie considerate «minori» come le seconde lingue (dove l'insegnante preposto non sia di ruolo) o le discipline con orari ridotti (come l'educazione tecnica nella scuola media). «Fino a quando non saranno resi pubblici i regolamenti è difficile dare una stima precisa dei tagli - prosegue Co losio -. È probabile che ci sia una decurtazione, di sicuro in rapporto inferiore rispetto al numero complessivo degli insegnanti in servizio sul territorio provinciale che ad oggi sono circa 14 mila».

la scuola - articolo dal Bresciaoggi

LA SCUOLA.
Si stanno mettendo a punto in questi giorni le proiezioni sull'applicazione dei regolamenti relativi alla futura rete scolastica e alla gestione del personale Riforma scolastica: 300 docenti a rischio di Francesco Apostoli Il mondo della scuola è in subbuglio in vista della pubblicazione dei regolamenti per l'attuazione delle leggi 133 e 169 che disciplinano rispettivamente la riorganizzazione della pubblica aministrazione e le disposizioni urgenti in materia di istruzione e università. Apprensione in particolare sulle modalità di applicazione del «Regolamento relativo alla rete scolastica e alla gestione del personale», approvato lo scorso 18 dicembre per rendere operative le novità sulla scuola introdotte con la Finanziaria. Per le organizzazioni sindacali rimangono ancora tanti interrogativi, a cominciare dai tagli degli organici e la formazione delle classi (potrebbe aumentare di due unità il numero di alunni per classe). Al centro dell'attenzione anche la nuova configurazione della scuola elementare con «le nuove regole sulla mobilità per chi perde il posto» e il destino di alcune classi di concorso. Tutti in apprensi one soprattutto per il paventato taglio delle ore destinate alle compresenze e il conseguente ridimensionamento generale dell'organico. SECONDO LE PRIME stime, in provincia di Brescia sarebbero a rischio 150 posti alla scuola primaria, 100 alla secondaria di primo grado (la media) e altrettanti alle superiori. Si tratta di stime «al ribasso» affermano i sindacati, non ancora ufficiali dato che solo dalla fine del mese di gennaio (i regolamenti dovrebbero essere resi noti intorno al 22) si potrà avere un quadro complessivo dei tagli in programma. Più o meno si parla di tre o quattro insegnanti in meno per scuola. Secondo i sindacati i primi a pagare saranno «precari e docenti assunti a tempo determinato di anno in anno». Ma che cosa significa riduzione delle compresenze? Se oggi su due classi elementari - per esempio - sono presenti tre insegnanti, le maestre dall'anno prossimo potrebbero passare a due. Le ore di compresenza vengono anche destinate ad operazioni di prima alfabetizzazione per stranieri, ma anche per il recupero delle lacune degli studenti. Una serie di attività che potrebbe essere sospese già a partire dal prossimo anno scolastico. DI TAGLI «previsti», ma ancora da decifrare nel dettaglio parla anche Giuseppe Colosio, dirigente scolastico provinciale che, per il momento, cerca di buttare acqua sul fuoco. «Le compresenze sono modalità che adottano le singole scuole per svolgere attività didattica autonoma e specifica nell'ambito delle risorse di organico a disposizione» spiega. Il fenomeno appare contenuto sul breve periodo (nell'ambito della riduzione si tiene conto anche dell'imminente «ondata» di pensionamenti), ma - secondo le organizzazioni sindacali - dovrebbe portare ad una progressiva riduzione dell'organico di circa 150 mila unità (a livello nazionale) nei prossimi anni. In attesa di conoscere il contenuto dei regolamenti, tremano diverse classi di concorso: i tagli potrebbero infatti colpire materie considerate «minori» come le seconde lingue (dove l'insegnante preposto non sia di ruolo) o le discipline con orari ridotti (come l'educazione tecnica nella scuola media). «Fino a quando non saranno resi pubblici i regolamenti è difficile dare una stima precisa dei tagli - prosegue Co losio -. È probabile che ci sia una decurtazione, di sicuro in rapporto inferiore rispetto al numero complessivo degli insegnanti in servizio sul territorio provinciale che ad oggi sono circa 14 mila».